La prima volta che ho visto il pavimento del posto in cui vivo ho fatto una smorfia… non mi piaceva granché. Con il passare del tempo, però, più guardo le strane macchie delle piastrelle e più rimango incantata: ci scorgo buffe faccine, corpi di personaggi con dietro una storia tutta da raccontare. Il mio pavimento è diventato un’interessante fonte d’ispirazione!
(Purtroppo la qualità delle immagini è pessima: sono ancora priva di scanner e photoshop - che sarebbe stato utile per evidenziare i contorni della figura nella seconda foto- e poi c'è il problema del mio disegno a livello pre-elementare …)
Stamattina, mi è capitato tra le mani un racconto breve che avevo scritto un paio di anni fa in cui c’è una donna, che accudisce la madre malata, una vecchia contadina, e ho associato la sua storia a quella della donna “vista” nel mio pavimento e poi disegnata… ecco un estratto:
[…] Si erano conosciuti due giorni prima che lui partisse per la guerra. Mio padre non ha mai saputo della mia esistenza e credo non pensasse nemmeno di averla messa incinta.
Alla stazione lei l’aveva salutato con il naso rosso che gocciolava per il freddo e per il pianto. Erano rimasti d’accordo che si sarebbero scritti ma tutte le lettere che gli aveva spedito erano tornate indietro, ancora sigillate. E con il passare del tempo, non sapendo più come contattarlo, aveva rinunciato.
Poi un giorno, al tramonto, mentre tornava dai campi, aveva incontrato un reduce di guerra. Sapeva chi era: l’aveva visto bere e scherzare con mio padre la sera in cui si conobbero, alla festa del paese.
Anche il reduce si ricordava di lei e poi le disse tutto. Le raccontò che una notte, mentre erano di pattuglia, senza dire una parola, si era addentrato in un bosco di betulle e non aveva più fatto ritorno.
«Non hanno trovato neanche le sue ossa» ripete ogni tanto, mentre si sveglia di colpo, e so che parla di lui, di mio padre, disperso chissà dove. […]
4 commenti:
Racconto denso e pieno di suggestioni dolorose. E bel disegno!
Anch'io avevo un pavimento così quando abitavo a Cagliari, taaaaaaanti anni fa.
grasssie :)
Fantastico post. E confermo: disegno proprio bello! Molto espressivo!
oh Stefano! grazie per il
"fantastico post", mai come il tuo però (meravigliosa creatura) ;-)
per il disegno...ehm mi sono messa sotto a studiare anatomia, in questo periodo faccio taaanti crani!
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