Il talento si forma nel silenzio,
il carattere nel vortice della vita.
Questo uomo meraviglioso si muove
in un cerchio magico e ci invita
a vagare con lui e vivere la stessa vita:
sembra avvicinarsi eppure resta lontano,
sembra guardarci, ma forse al nostro posto
gli appaiono strani spiriti.
Tasso è innamorato (crede d’esserlo) della Principessa Eleonora d’Este, sorella di Alfonso II duca di Ferrara, perché lei è irraggiungibile.
Partecipo così vivamente al suo lavoro
e in mille modi la sua grande opera
mi allieta e non può non farlo,
che infine cresce anche la mia impazienza.
Non sa finirla, modifica continuamente,
prosegue con lentezza, si ferma di nuovo
e ci toglie ogni speranza.
Tutti dicono di amarlo ma in realtà ciò che amano di lui è la sua arte e attraverso essa vogliono qualcosa: il duca Alfonso cerca la gloria; Eleonora Sanvitale, contessa di Scandiano, vorrebbe diventarne la musa per essere eternata dalla sua poesia; la Principessa Eleonora d’Este, minata dalla malattia, cerca nel suo canto la vita. L’unico che lo capisce e che lo sosterrà è proprio il suo nemico Antonio, segretario di stato: entrambi sono due facce della stessa medaglia.
Lo sento, lo sento, la grande arte
Ma è proprio l’arte, che è causa della sua rovina, a essere anche l’unica àncora di salvezza: quando l’uomo ammutolisce per il dolore, lì dove l’uomo normale fallisce, inizia il lavoro del poeta lirico che tenta di superare i limiti umani del linguaggio per conoscere il mondo.
che nutre tutti e rafforza e rianima
gli spiriti sani, mi porterà alla rovina
e mi scaccerà.
Tutto è svanito ma una cosa resta:
la natura ci ha donato le lacrime,
ci ha donato il grido, quando il dolore
diventa insopportabile - ma sopra ogni cosa
a me ha lasciato, nel tormento, parole melodiose
con cui lamentare il profondo gorgo dell’angoscia:
e se nel dolore l’uomo ammutolisce
a me un dio ha concesso di dire quanto soffro.
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sei solo?
Bianche nubi si addensano sulla tua testa
la pioggia ti scende giù per il collo
lungo la schiena
che non si lascia schizzare
Ti sdrai e poi ti rialzi
pensando che non può funzionare
e corri lungo dune di sale
Vuoi rotolare in quel mare di sabbia
e lasciarti cullare
finché la matita
non avrà fatto il suo corso
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