Il signor Osvaldo c’aveva un naso che gli pisciava in bocca.
Era calvo e aveva la pelle della testa sottile sottile, talmente sottile che ci potevi vedere dentro (e di solito non ci trovavi un bel nulla).
Passava le sue giornate a guardarsi il naso, riflesso nel vetro della finestra.
Sospirava e pensava “ahhh, con questo naso non concluderò mai nulla di buono!” e infatti non aveva concluso un tubo nella sua vita, preso com’era dal suo naso nasuto…
Era calvo e aveva la pelle della testa sottile sottile, talmente sottile che ci potevi vedere dentro (e di solito non ci trovavi un bel nulla).
Passava le sue giornate a guardarsi il naso, riflesso nel vetro della finestra.
Sospirava e pensava “ahhh, con questo naso non concluderò mai nulla di buono!” e infatti non aveva concluso un tubo nella sua vita, preso com’era dal suo naso nasuto…
ecco, lasciamolo lì alla finestra, a rimirarsi il naso...
2 commenti:
"Scemata del weekend"?
Io lo intitolerei "Vedere ciò che gli altri non colgono (e saperlo raccontare)".
PS esistenziale: ci sono giorni in cui mi sento molto Osvaldo. Tutta colpa del naso nasuto, non v'è dubbio.
ehhhh il naso nasuto è indispensabile!
c'è un pò di Osvaldo in tutti noi, anche in chi c'ha il naso a patata...
Posta un commento